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Perestrello 2.0 | laboratorio di riattivazione di uno spazio pubblico

Category: ⚐ IT+urban social design

Attraverso un molteplice processo di riscoperta e stimolazione durato diversi mesi durante l’inverno e la primavera del 2011 Orizzontale si è proposto di dare nuova vita ad alcuni tra gli “oggetti dimenticati” che affollano la città. Con ciò intendiamo sia il luogo sul quale abbiamo operato che gli oggetti e i materiali di scarto che costituiscono la fonte primaria per il nostro lavoro, ma anche le relazioni sfilacciate e incerte che caratterizzano i nostri quartieri e persino idee perdute o dimenticate, soprattutto l’idea di uno spazio comune. continue reading

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Luogo Comune – Riappropriazione e riattivazione di uno spazio pubblico

Category: ⚐ IT+architettura

Lo stato degli spazi pubblici nei quartieri romani vive da anni un processo di abbandono e dismissione. Il totale disinteresse delle amministrazioni, la realizzazione seriale di piazze e parchi senz’anima, una serie di norme e ordinanze che proibiscono le più normali attività, hanno progressivamente allontanato gli abitanti dagli spazi della città e lasciato il parcheggio come ultima e unica attività legittima nello spazio pubblico.

Nel tentativo di affrontare e invertire questo stato di cose Orizzontale sta contribuendo da più di 6 mesi alla costruzione di un nuovo Luogo Comune. Largo Bartolomeo Perestrello al Pigneto, abbandonato da 7 anni e chiuso all’uso pubblico, sta per essere ri-acceso grazie alla convergenza di innumerevoli realtà locali in un progetto di riattivazione urbana.Il lungo processo che ha visto lavorare assieme comitati, associazioni, gruppi spontanei e normali cittadini si concluderà il prossimo Sabato 28 Maggio con una grande festa di riappropriazione e inaugurazione. continue reading

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Common Place | Public Space 2.0

Category: ⚐ EN+architecture+critical city

Orizzontale group set out to intervene once again in the borough of Pigneto in order to bring an abandoned square back to life.

“Reactivating a place for the community, playing with the borders.”

“Imagining a different place, talking with the citizens.” continue reading

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Collettivo Orizzontale – Prove Tecniche di Partecipazione Pubblica

Category: ⚐ IT+urbanismo


El sabato 20 Marzo 2010 nelle strade del Pigneto il cottettivo “Orizzontale” ha organizzato una manifestazione-evento per la riscoperta dello spazio pubblico.

Il quartiere del Pigneto si caratterizza per essere una delle realtà più dinamiche della situazione romana. Periferia storica di Roma, a causa della progressiva espansione della vita della città fuori dal centro, il quartiere è stato interessato negli ultimi anni da profondi sconvolgimenti che vedono la sostituzione della popolazione storica con nuove categorie di abitanti, nello specifico studenti, giovani lavoratori e migranti. A fronte di una massiccia riqualificazione della zona più vicina al centro, interessata da pesanti interventi di riqualificazione speculativa accompagnati dalla creazione di un’isola pedonale e dalla nascita di numerose attività commerciali di livello comunale, la restante parte del quartiere è quasi completamente priva di nuovi servizi e di interventi di riqualificazione, nonostante accolga la stragrande maggioranza degli abitanti.

In questa parte di città, così vicina alle nuove dinamiche della vita romana eppure apparentemente abbandonata a sé stessa, Orizzontale decide di organizzare un evento della durata di un giorno, con l’obiettivo di proporre nel quartiere una nuova visione dello spazio pubblico. L’obiettivo è quello di far scaturire una riflessione sullo spazio pubblico e di coinvolgere la cittadinanza in una piccola manifestazione di sensibilizzazione e di scambio. Il principale obiettivo in questo senso è stato quello di instaurare un dialogo, seppur effimero, con gli abitanti del quartiere, per parlare direttamente con loro dei problemi individuati, verificare le nostre ipotesi, e inventare insieme dei percorsi condivisi.

Orizzontale – collettivo di azione metropolitana

Protagonisti

I soggetti che sono stati coinvolti nel progetto sono, oltre ai membri del collettivo:
– lo studio di architettura Officina Fortebraccio e la Casa dell’Architettura di Roma, che hanno concesso di ri-utilizzare il materiale usato nell’allestimento di un’esposizione;
– il Sesto Municipio di Roma, che ha gentilmente concesso l’occupazione dello spazio pubblico in questione;
CSOA “exSnia“, che ha ospitato fornendoci gli spazi per lo stoccaggio e l’assemblaggio degli arredi e dei giochi;
– le associazioni che operano sul territorio, in particolare il Comitato di Quartiere del Pigneto, che ha aiutato nella divulgazione dell’iniziativa tra gli abitanti;
– gli abitanti del quartiere, che sono intervenuti numerosi, confermando l’importanza del tema e garantendo in questo modo la riuscita del nostro progetto.

Aspetto economico
L’iniziativa è stata programmata e portata a termine interamente a costo zero, grazie all’occasione concessaci dalla disponibilità del materiale di base (cartone) e dalla disponibilità del Sesto Municipio il quale ha esonerato a “Orizzontale”, riconoscendo la specificità della situazione, dal pagamento delle tasse sull’occupazione del suolo.
Fondamentale da questo punto di vista è stata anche la presenza sul territorio e la disponibilità della struttura autogestita “exSnia”, che ha offerto l’opportunità di conservare il materiale e lavorare alla costruzione delle strutture utilizzate. Il materiale principale, i cartoni, provengono dall’allestimento di una esposizione, alla fine della quale, nonostante si trovassero ancora in ottime condizioni, dovevano essere gettati al macero.; ottima possibilità di utilizzare questo eccezionale materiale re-inventando un uso possibile e senza dover affrontare né costi finanziari, né, ancor più importante, costi ambientali.

Principi

L’architetto, soprattutto quando opera a scala urbana, si trova a lavorare all’interno di scenari che presentano un forte tasso di immobilità. Questa caratteristica risulta spesso essere il primo e più importante problema di coloro i quali si propongono di affermare diverse visioni dello spazio urbano e di proporre un cambiamento.

I sistemi urbani, con le loro burocrazie e le produzioni discorsive che li investono, presentano sempre un’altissima inerzia, e sembrano resistere in modo molto rigido al cambiamento, soprattutto quando questo si delinea come controtendenza rispetto al processo globale di individualizzazione dell’esistenza e sparizione degli spazi pubblici e collettivi.

L’obiettivo  del collettivo “Orizzontale” è intervenire in questo panorama ribaltando l’approccio. Per quanto gli obiettivi materiali possono sembrare a prima vista limitati, la grande differenza con le procedure standard, incentrate in massima parte sul momento del progetto, consiste nello spostare il baricentro verso l’azione e la realizzazione.

Fasi

Le fasi che hanno caratterizzato il processo sono principalmente l’individuazione del luogo, il reperimento di contatti sul territorio, il reperimento del materiale, l’attivazione di dinamiche ludiche e giocose per la produzione delle strutture in cartone, l’attivazione di un canale istituzionale presso il Municipio, la pubblicizzazione, l’azione vera e propria ed un momento finale di riflessione e di narrazione multimediale dell’esperienza.

Partecipazione Pubblica

Il metodo adottato fa della partecipazione la sua cifra caratteristica, spingendosi un passo oltre rispetto alle pratiche correnti nel mondo della progettazione e ri-progettazione della città. Infatti mentre queste si articolano attorno al tema della partecipazione da parte degli utenti al processo di progettazione eseguito dai tecnici, in questo caso si vuole sperimentare la partecipazione dei tecnici alla vita dei cittadini. Trovandosi ad operare nella città piuttosto che su di essa, si raggiunge l’obiettivo di acquisire conoscenze ed esperienze completamente diverse sul tema dello spazio urbano e di sviluppare una visione radicalmente nuova dello spazio pubblico sul quale ci si propone di operare. L’esperienza diretta diventa allora il cavallo di battaglia, e si raddoppia, trasformandosi in una reciproca esperienza sia de tecnici che degli abitanti della città.

Risultati

I risultati dell’iniziativa sono stati ampiamente soddisfacenti. Innanzitutto per quanto riguarda l’obiettivo diretto dell’azione: lo spazio, normalmente adibito al parcheggio abusivo di motorini, a distanza di tre settimane non è ancora ricaduto in questa distorsione funzionale. Questo fa sperare in un “riorientamento gestaltico” avvenuto nella visione degli abitanti del quartiere.Per quanto riguarda la nostra crescita personale il progetto ha raggiunto, oltre alla formazione del collettivo stesso, la creazione di un importante network di persone con comuni interessi e desiderio di lavorare sui medesimi temi.Dal punto di vista specificamente architettonico per noi è stata un’esperienza di inestimabile valore dal momento che ci ha dato la possibilità di interagire direttamente con la città e non, come accade di solito, con una molteplicità di sue rappresentazioni.

maggiori informazioni: www.orizzontale.org