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Modelli urbani sostenibili per L'Aquila

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Il Collettivo 99 organizza il secondo incontro del ciclo “Convergenze – Modelli di sviluppo urbano sostenibile per una città del futuro”, con Jeremy Rifkin e Stalker/Osservatorio Nomade –
Sabato 4 luglio 2009 – ore 9,00 Sala Convegni ANCE – Viale Alcide De Gasperi, 60, L’Aquila.
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Ricostruire una città che sia in grado di crescere e prosperare nel terzo millennio, L’Aquila come città sperimentale tendente all’impatto zero. Questi i punti di partenza della seconda data del ciclo “Convergenze”, organizzato dal Collettivo 99 – Giovani Tecnici Aquilani, dal titolo “Modelli urbani sostenibili”, che si svolgerà sabato 4 luglio a partire dalla ore 9,00 presso la sala convegni ANCE.
A ridosso del G8, i cui temi principali saranno la lotta ai cambiamenti climatici e la sicurezza energetica, lo sviluppo agricolo sostenibile, la riduzione del 50% delle emissioni di gas serra e gli alti prezzi delle materie prime con speciale attenzione al petrolio ed ai beni alimentari, il progetto di “riconversione” al quale i giovani tecnici lavorano sin dall’immediato post-sisma si dimostra assolutamente attuale, urgente e di interesse.

Durante l’incontro si confronteranno con i tecnici del Collettivo 99 un protagonista mondiale della cultura della sostenibilità, Jeremy Rifkin, e un rappresentante di Stalker/Osservatorio Nomade, progetto transdisciplinare di ricerca artistica e architettonica. A un videomessaggio di Rifkin seguirà l’intervento di Angelo Consoli, direttore dell’Ufficio Europeo di Jeremy Rifkin – Foundation on Economic Trends,
che parlerà della ricostruzione come occasione per introdurre un nuovo modello energetico di terza rivoluzione industriale. Sulla progettazione partecipata e sostenibilità sociale, invece, verterà il contributo di Stalker/Osservatorio Nomade.
Seguiranno, quindi, gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, con Giovanni Lolli (senatore abruzzese), Giorgio De Matteis (vicepresidente Regione Abruzzo), Stefania Pezzopane (Presidente della Provincia dell’Aquila) e Massimo Cialente (sindaco dell’Aquila), Angelo Patrizio (Confcommercio Nazionale). A conclusione della giornata, parlerà un rappresentante della Conferenza dei comitati.
Il ciclo di convegni “Convergenze” organizzato dal Collettivo 99 è parte integrante del progetto “L’Aquila – Riconversione oltre la ricostruzione” work in progress sviluppato dai giovani tecnici, il cui obiettivo è individuare fin da subito una strategia di ricostruzione dell’area urbana di L’Aquila che tenga conto delle sfide del futuro, delle necessità del pianeta e delle persone che vivranno la città.

Il primo incontro del ciclo, “Esperienze giovani”, svoltosi il 6 giugno scorso al quale abbiamo partecipato anche noi di Ecosistema Urbano, ha suscitato un grande interesse presso la popolazione, gli addetti ai lavori e l’opinione pubblica nazionale. Questa seconda data sarà un’occasione per presentare e discutere i progressi fatti, raccogliendo suggerimenti e preziose testimonianze da soggetti di rilevanza

I PARTECIPANTI
Jeremy Rifkin, economista di fama internazionale, è presidente della Foundation on Economic Trends e autore di 17 bestsellers sull’impatto dell’innovazione scientifica e tecnologica sull’economia, la forza lavoro,la società e l’ambiente. I suoi libri sono studiati in centinaia di università, aziende e agenzie governative di tutto il mondo. Vari governi europei (Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Slovenia) e la Commissione Europea stessa si sono avvalsi e si avvalgono della consulenza di Jeremy Rifkin del suo Team sullo sviluppo sostenibile, a proposito dell’utilizzo delle tecnologie e best practices per affrontare la doppia sfida dei cambiamenti climatici e della sicurezza energetica. La fondazione presieduta da Rifkin esamina l’impatto economico, ambientale, sociale e culturale delle nuove tecnologie nell’economia globale.

Stalker/Osservatorio Nomade è un progetto transdisciplinare di ricerca. La modalità di intervento proposta è sperimentale, fondata su pratiche spaziali esplorative, di ascolto, relazionali, conviviali e ludiche, attivate da dispositivi di interazione creativa con l’ambiente investigato, con gli abitanti e con gli archivi della memoria. Tali pratiche e dispositivi sono finalizzati a catalizzare lo sviluppo di processi evolutivi auto-organizzanti, attraverso la tessitura di relazioni sociali ed ambientali, lì dove per abbandono o per indisponibilità sono venute a mancare. La traccia di tali interventi verrà a costituire una mappatura sensibile, complessa e dinamica del territorio, realizzata con il contributo dei più diversi approcci disciplinari, attraverso cui si intende investigare i mutamenti in atto nel rapporto tra uomo e ambiente.
Tale mappatura conterrà dati sofisticati e molteplici e al contempo risulterà uno strumento capace di attivare interesse e di facile accessibilità. La modalità operativa descritta, oltre ad essere un inedito strumento di conoscenza, potrà contribuire a promuovere la diffusione di una maggiore consapevolezza della popolazione nei confronti del proprio territorio e quindi ottenere più efficaci feedback di partecipazione creativa nella gestione delle problematiche territoriali e urbanistiche.

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