E’ da quando siamo tornati dall’esperienza a Madrid che ci interroghiamo sul continuo migrare degli architetti italiani all’estero
Mi|gra|zió|ne s.f.
1 CO il migrare e il suo risultato
2a TS antrop., spostamento da un luogo a un altro di un popolo, di una nazione, di una tribù alla ricerca di migliori condizioni di vita
2b TS sociol., emigrazione, provvisoria o definitiva, da un luogo a un altro di una parte significativa della popolazione attiva, causato da ragioni economiche
3 TS zool., spostamento compiuto da alcune specie animali e determinato da vicende stagionali, necessità alimentari o riproduttive.
[def. dizionario De Mauro]
Partendo da questa definizione pubblichiamo di seguito l’intervista allo studio Self Arquitectura
In che paese vi trovate? Spagna.
Da quanti anni? 12.
da quante persone è composto il vostro studio? 5.
Perchè vi siete trasferiti? Desiderio di dare continuità alla traiettoria di formazione già intrapresa (programmi di dottorato presso la UPC),accesso ad esperienze professionali stimolanti.
Cosa mancava in italia che vi ha suggerito questa scelta? L’accessibilità ad incarichi di spessore, la serietà della ricerca universitaria, la serietà delle pubbliche amministrazioni
Cosa possiede il paese in cui siete che in italia manca? Serietà della formazione professionale, maggiore trasparenza nel sistema di assegnazione degli incarichi pubblici, garanzia di continuità nel processo di sviluppo delle commesse da parte del committente pubblico.
Cosa dovrebbe cambiare in italia? Molte cose, dal recupero di una ricerca universitaria seria (non inquinata da nepotismi o dal markenting commerciale di quanti usano le cattedre per alimentare i propri studi professionali) ad una trasparenza nella gestione dei concorsi pubblici (sistematicamente ingessata da lobbies di potere consolidato)
Consigli per giovani architetti italiani? Avere il coraggio di lasciarsi alle spalle quello che non è giusto accettare.
Self Arquitectura (Giacomo Delbene, Giovanna Carnevali) è un gruppo multidisciplinare di giovani professionisti che hanno deciso di unire le proprie eterogenee esperienze con l’obiettivo prefisso di affrontare ogni incarico professionale come occasione di sperimentazione e di ampliamento dei propri settori di conoscenza.
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Andrea Franceschi e Giacomo Beccari sono architetti laureati presso l’Università degli Studi di Ferrara dopo una migrazione a Madrid sono tornati Bologna dove continuano ad osservare transumanze architettoniche.