E’ da quando siamo tornati dall’esperienza a Madrid che ci interroghiamo sul continuo migrare degli architetti italiani all’estero
Mi|gra|zió|ne s.f.
1 CO il migrare e il suo risultato
2a TS antrop., spostamento da un luogo a un altro di un popolo, di una nazione, di una tribù alla ricerca di migliori condizioni di vita
2b TS sociol., emigrazione, provvisoria o definitiva, da un luogo a un altro di una parte significativa della popolazione attiva, causato da ragioni economiche
3 TS zool., spostamento compiuto da alcune specie animali e determinato da vicende stagionali, necessità alimentari o riproduttive.
[def. dizionario De Mauro]
Dopo l’intervista allo studio Nabito ci rivolgiamo a LAN Architecture, Parigi
In che paese vi trovate? Francia
Da quanti anni vi trovate lì? Umberto Napolitano 10 anni, Benoit Jallon è francese
Da quante persone è composto il vostro studio? LAN riunisce oggi venti professionisti tra architetti, designers, grafici e creatori di immagini 3D, un responsabile della comunicazione e dello sviluppo, etc… e collabora con specialisti esterni.
« LAN » é l’abbreviazione di Local Architecture Network, cioé rete locale di architettura, indicando la propensione dello studio per un lavoro progettuale in rete, che associa diverse competenze, specializzazioni e autori intorno a singole occasioni di progetto.
La doppia nazionalità di LAN contribuisce a creare passerelle tra i diversi paesi europei.
Il lavoro dell’architetto oggi è quello di dare vita a una nuova nozione di “costruito”, tradizionale e contemporaneo. LAN si confronta a questo sapere, appropriandosene e rilevandolo come un elemento centrale della propria riflessione architettonica.
In soli 6 anni d’attività il lavoro dello studio è stato riconosciuto e premiato più volte, in Francia e all’Estero.
Nel 2004 LAN Architecture ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dei “Nouveaux Albums des Jeunes Architectes”, selezione operata dal Ministero della Cultura Francese. Da allora ha incrementato in maniera importante la propria attività e la scala dei progetti.
Oggi LAN lavora su una quindicina di operazioni in corso e sviluppa la propria attività in piu’ nazioni.
Lo studio è stato fondato a Parigi nel 2002 da Benoit Jallon e Umberto Napolitano.
Perchè vi siete trasferiti? Cosa mancava in italia che vi ha suggerito questa scelta?
Umberto Napolitano: mi sono laureato a Parigi, alla “Ecole d’Architecture de Paris la Villette”. Fino alla fine del secondo anno d’università ero inscritto alla facoltà di architettura Federico II di Napoli, in seguito, grazie al programma Erasmus, sono arrivato in Francia e ci sono rimasto.
Il mio periodo di studi francese è stato accompagnato da esperienze professionali: girovagavo tra grandi e piccoli studi cercando di accumulare il massimo delle esperienze. Credo che questa fase sia stata fondamentale, l’università mi ha dato una sorta di “forma mentis” ed il lavoro mi ha riavvicinato alla realtà del mestiere.
Ho un bellissimo ricordo di quegli anni, tutto era nuovo, entusiasmante e dell’architettura percepivo solo il meglio. In questo periodo ho conosciuto Benoit ed il nostro tandem è cominciato lì. Nel 2001 abbiamo iniziato la nostra attività.
Siamo stati menzionati nel concorso Future Vision Housing in Austria, in seguito Europan, poi quinti al concorso per il polo dell’innovazione e del lavoro di Milano, nel frattempo realizzavamo piccoli progetti fino al giorno in cui il ministero della cultura francese ci ha inserito nei “Nouveaux Albums des jeunes architectes”. Fantastico! Essere nominato negli Albums vuol dire far parte delle promesse dell’architettura francese. Per i giovani studi di architettura in Francia questo riconoscimento è un vero trampolino, tutti i grandi architetti francesi sono stati selezionati nei NAJA.
Il programma a cura del Ministero della Cultura e della Comunicazione è semplice: creare una “vetrina” per i prescelti, al fine di farli accedere a delle commesse pubbliche. “Vetrina” vuol dire mostre, stampa, presentazioni ufficiali con gli attori della scena immobiliare francese, conferenze, etc. La Francia è l’unico paese con questo tipo di promozione per i giovani architetti e per questo è da ammirare.
Cosa possiede il paese in cui siete che in italia manca? Non ho avviato l’attività in Italia, da un lato perché vivevo già a Parigi, dall’altro perché all’inizio c’è bisogno di inquadrarsi ed il sistema francese mi sembrava molto più accessibile di quello italiano.
Consigli per giovani architetti? Abbiamo scritto un libro, YOU CAN BE YOUNG AND AN ARCHITECT, nel quale spieghiamo come abbiamo iniziato e come ci siamo inseriti nel sistema!!! Invitiamo i giovani architetti e in particolare i giovanissimi, ancora studenti a leggerlo. Il libro è edito in italia da Silvana Editoriale.
” L’obiettivo di questo libro è di mostrare ciò che non si legge mai nelle pubblicazioni di architettura: gli errori da non commettere, e qualche consiglio a giovani architetti che, come noi, hanno deciso di lanciarsi.
Il racconto prende la forma di un’agenda illustrata, in cui vengono scanditi i vari episodi del nostro percorso e di quello degli studi che hanno contribuito ad arricchire la nostra testimonianza. Percorrendo il libro si capisce fino a che punto la professione sta cambiando, di pari passo con i mezzi e le tecnologie a disposizione: la comunicazione acquista un ruolo di primo piano nello sviluppo di uno studio, come pure il lavoro in rete.”
Per molti versi, YOU CAN BE YOUNG AND AN ARCHITECT è una sorta di psicoterapia professionale.
Come dimostrano le testimonianze raccolte in questo racconto, i giovani studi di architettura hanno perso un po’ di ingenuità e di freschezza e per sopravvivere sono diventate “piccole imprese” dotate di una coscienza acuta delle leggi del mercato, con un’immagine immediatamente leggibile e traducibile su un sito internet o in un dossier di candidatura.
LAN Architecture è stato creato nel 2002 da Benoit Jallon e Umberto Napolitano, architetti laureati all’Ecole d’Architecture de la Villette di Parigi nel 2001. Il lavoro di LAN Architecture è stato selezionato dal ministro della Cultura francese per il riconoscimento dei “Nouveaux Albums des Jeunes Architectes” nel 2004.
Benoit Jallon e Umberto Napolitano si sono incontrati mentre studiavano ad un seminario franco-americano. Entrambi hanno collaborato con diversi studi di architettura internazionali vincendo parallelamente numerosi concorsi di idee. Incoraggiati dai risultati, i due architetti, decidono di associare le loro competenze e di confrontare le loro idee, creando la propria struttura nel 2002. Il nome che hanno scelto rispecchia il loro approccio: “LAN” Local Architecture Network.
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Andrea Franceschi e Giacomo Beccari sono architetti laureati presso l’Università degli Studi di Ferrara dopo una migrazione a Madrid sono tornati Bologna dove continuano ad osservare transumanze architettoniche.